lunedì 18 luglio 2016

Il ritratto di Dorian Grey | Alla scoperta dei classici

Dopo molto tempo, eccomi tornata con un nuovo classico. Il ritratto di Dorian Grey è un libro che volevo leggere da molto tempo ma, rimanda oggi, rimanda domani, mi sono decisa a farlo solo quando la scuola me lo ha assegnato come compito per le vacanze (perché sì, io sono l'unico essere anormale della Terra al quale vengono assegnati i compiti per le vacanze in quarto superiore). 
In ogni caso, mi sono immersa in questa fantastica lettura, più breve e scorrevole di quanto pensassi, e ne sono uscita più che soddisfatta.

"Ma la bellezza, la vera bellezza, finisce là
dove comincia un'aria da intellettuale.
L'intelletto è, di per sé, una forma di esagerazione
che altera l'armonia di un volto.
Appena ci si mette a pensare, il volto si deforma 
e sembra diventare tutto naso, o
tutto fronte: comunque orribile."

La prima cosa che mi ha colpita di questo libro è stato lo
stile. Ancora adesso non riesco a trovare un aggettivo adatto per descriverlo... si è rivelato molto più scorrevole di quanto pensassi, anche se molto riflessivo e minuziosamente costruito. Ho trovato tantissime frasi che mi sono piaciute, concetti che mi hanno colpita e, sebbene non li condivida appieno tutti (stiamo sempre parlando di un rappresentante dell'Estetismo) li ho trovati degli ottimi spunti di riflessione.

"E' inevitabile detestare i parenti.
Suppongo che dipenda dal fatto che non sopportiamo
chi ha i nostri stessi difetti."

Il ritratto di Dorian Grey è un libro ricco. Ricco di idee, di storia, di concetti, di aforismi. E' un libro che ognuno
dovrebbe aver letto almeno una volta nella vita. Un libro che non può lasciare indifferenti, che varrebbe la pena leggere anche solo per la profondità con la quale vengono trattati l'ambientazione, il periodo storico e la società del tempo.
Un piccolo gioiello, un piccolo capolavoro. Un gran pezzo della letteratura, che stuzzica l'ingegno, stimola la riflessione, innalza lo spirito del lettore. Un vero e proprio piacere per gli amanti della lettura, per chi ama mettere in contraddizione se stesso e il mondo che lo circonda. 

"Ora, il valore di un'idea
non ha niente a che fare con la sincerità
di chi la enuncia. E' molto 
probabile, anzi, che quanto meno si è
sinceri tanto più l'idea sarà 
intellettualmente pura perché, in questo 
caso, non sarà inquinata da 
bisogni, desideri o pregiudizi soggettivi."

Ho trovato molto approfondito il personaggio di Dorian
Grey. Ho percepito realisticamente il suo cambiamento, da giovane innocente e puro a uomo spregiudicato ed egoista. Molto bello il tratto finale, in cui la disperazione e la follia del protagonista sono palpabili, concreti.
Molto particolare, invece, il personaggio di Henry Wotton. Ben costruito e curiosamente ingegnato, anche se a tratti sembra poco umano.

"L'unica differenza fra un
capriccio e la passione di una vita è
che il capriccio dura un po' di più."

Dorian Grey, da candido fanciullo, si trasforma in un personaggio impavido e feroce, dedito ai piaceri e alle sue più sfrenate passioni; ma i suoi passatempi rimangono sempre un mistero. A parte pochi occasionali accenni, il lettore non conoscerà mai i peccati del protagonista, questi rimarranno celati fino alla fine.
In questo punto, il libro si rivela molto differente dal film, il quale invece è molto più esplicito.

"Dietro esistenze sublimi c'è sempre
qualcosa di tragico.
Occorrono grandi tribolazioni perché
possa sbocciare un 
piccolissimo fiore..."

Dunque, meglio il libro o meglio il film?

Bellissimi entrambi, e per questo motivo mi sento di dire che non c'è una risposta a questa domanda. 
E' assolutamente indispensabile leggere il libro, anche solo per la ricchezza dello stile e per il peso culturale. Il film si è rivelato molto diverso, soprattutto nella trama. Eppure, anche questo è fatto molto bene e merita di essere visto.

"Le emozioni hanno il pregio di farci 
smarrire; il pregio della Scienza
è di essere priva di emozioni."

Vi saluto, miei prodi Viaggiatori. Ci tenevo a dedicare due brevi parole a questo grande capolavoro.
Vi comunico che sarò assente per un pochino di tempo: sono di nuovo in partenza. Finalmente. Mi aspetta un lungo viaggio, una grande avventura, e non vedo l'ora di tornare qui per narrarvi tutte le mie esperienze.
Vi mando un grande bacione e... Buone vacanze!

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