domenica 24 aprile 2016

Recensione: "La Casa degli Specchi - Ulysses Moore"

E' con grande gioia che mi piacerebbe darvi il buongiorno e augurarvi la buona domenica, miei prodi Viaggiatori. 
Eccomi di nuovo qui, in una nuova tappa dell'UlyssesMooreTour. Penso che la rilettura di libri sia una delle cose più belle che si possa fare nella vita, si scoprono cose che prima erano passate inosservate, se ne ricordano altre che si erano dimenticate, o ancora si osservano le vicende con occhi diversi, più maturi. Spesso, piuttosto che farsi prendere dalla mania del consumatore e riempire la libreria di romanzi che probabilmente non si leggeranno mai, sarebbe bene dare un'occhiata a quelli che già si possiedono e magari godersi una tranquilla rilettura di uno di quei volumi che non si tocca da anni. Sarà come farlo per la prima volta.

Titolo: La Casa degli Specchi (vol.3)
Autore: Ulysses Moore (Pierdomenico Baccalario)
Prezzo: € 17
Pagine: 240
Pubblicazione: 2005
Editore: Piemme

Voto: 9/10

Trama: A Kilmore Cove succedono delle cose strane: c'è la statua di un re mai esistito, i binari del treno non portano da nessuna parte, è impossibile collegarsi a Internet e usare i telefonini cellulari. Sembra che il paese sia stato cancellato da tutte le carte geografiche apposta per custodire un segreto. Ulysses Moore ne sa qualcosa? Questa volta
l'indagine di Jason, Julia e Rick parte dalla Casa degli Specchi: nella misteriosa abitazione di Peter Dedalus, il geniale inventore sparito da anni senza lasciare traccia, niente è ciò che sembra...

"Nulla restava immobile.
Tutto era fluido, si spostava e cambiava, e il
tempo dettava le regole di
quel movimento caotico, restando a guardare 
come uno spettatore beffardo. "

Tornati dalla Terra di Punt, i dubbi e le domande dei ragazzi si sono moltiplicati. Il vecchio Nestor risponde solo ad una parte dei loro quesiti, e loro fremono per scoprire
cosa contenga la Mappa di Thos Bowen, o a cosa serva la chiave rubata dallo scorbutico Manfred, e molto altro ancora. In preda a molti punti interrogativi, Rick, Jason e Julia capiscono che il solo posto che può dare loro delle risposte è Kilmore Cove. Tra una tappa e l'altra, nel tentativo di ricostruire il filo logico dei loro misteri, nuovi personaggi entreranno in scena e nuove strabilianti risposte li sconvolgeranno. La Porta del Tempo di Villa Argo, infatti, non è l'unica, ma ce ne sono altre a Kilmore Cove capaci di condurre in altrettanti Porti dei Sogni. Finalmente scopriranno chi è veramente Oblivia Newton, e capiranno che

in realtà Nestor sa molto più di quanto voglia far credere. Ma lui non è l'unico a conoscere l'esistenza delle Porte... Peter Dedalus, Leonard Minaxo, Clitennestra Biggles, sembrano essere legati a questa storia. Chi sono tutti loro? E in che modo sono collegati alla vicenda? E soprattutto, Ulysses e Penelope Moore sono morti davvero? I ragazzi non vedono l'ora di scoprirlo.

"Forse era così che funzionava.
Forse c'erano posti in cui il tempo non riusciva a
vincere. E dove magia e bellezza erano salve e
protette per sempre."

Se la parola chiave del primo volume era scoperta e quella del secondo era ricerca, la parola chiave di questo terzo volume è esplorazione. Jason, Rick e Julia, infatti, si avventurano a Kilmore Cove, e in questa magica giornata si perdono fra i suoi incredibili misteri, ricostruendo mattone dopo mattone parte della storia. In questo volume della serie non c'è nessun viaggio, nessuna Porta da oltrepassare. In questo volume, i
ragazzi si dedicano solo ed esclusivamente all'esplorazione di Kilmore Cove, ai suoi segreti (molti dei quali scoperti quasi per caso), e imparano a guardare il paesino con occhi diversi, occhi nuovi. Finalmente, molte delle domande trovano risposta, e parte della storia viene ricostruita. Ma non tutta. I ragazzi, ormai divenuti Custodi della Porta del Tempo e Cavalieri di Kilmore Cove, vengono a sapere dei Porti dei Sogni, di Oblivia Newton, degli ultimi anni di Ulysses e ancora del tradimento di Peter Dedalus. Scoprono che c'è un modo per aprire e comandare tutte le Porte, e che questo è il vero scopo di Oblivia. Ma la storia non finisce qui, sono molti ancora i punti da risolvere. La perfida donna, infatti, ha appena oltrepassato la Porta nella Casa degli Specchi, alla ricerca dell'orologiaio, e i ragazzi hanno un solo modo per fermarla: partire al suo inseguimento.

Mentre il primo volume era ambientato a Villa Argo e il secondo nella Terra di Punt, questo terzo volume è ambientato solo ed esclusivamente a Kilmore Cove. E' proprio la storia di questo paesino, infatti, che viene ben approfondita con tutti i suoi strani personaggi e le sue particolarità. Il libro è arricchito con la mappa del paese e tante, tante fotografie, così realistiche da far perdere di vista il confine con la realtà. La vicenda di Pierdomenico
Baccalario e del suo viaggio in Cornovaglia diventa così realistica tanto da far credere che Kilmore Cove esista davvero, e sarà difficile resistere al desiderio di partire alla sua ricerca. Un libro splendido, meravigliosamente descritto, fondamentale per l'intera serie e ricco di risposte. Lo stile è vivace, dinamico, scorrevole. I personaggi, diversi nelle loro personalità e meravigliosamente caratterizzati, agiscono secondo le loro tipiche peculiarità. Un volume che, pur dando molte risposte, fa da base alle avventure che seguiranno.

Libri Citati:
I Buddenbrook di Thomas Mann;
Century dello stesso Pierdomenico Baccalario;
Il Viaggiotore Curioso, piccola guida di Kilmore Cove e dei suoi dintorni, un libro immaginario che Pierdomanico Baccalario tramite le sue email finge di aver trovato per caso.

Sequel: L'Isola delle Maschere, quarto volume della prima serie.

Luogo ideale in cui leggere: fra le radici di alberi a picco su una scogliera, di fronte al mare, oppure sulla panchina di un vecchio paesino con le mura in pietra.

Lo consiglierei a: chiunque. Ragazzini in cerca di avventura e fantasia, ragazzini che non amano leggere, adulti che hanno voglia di tornare bambini per qualche ora.



domenica 17 aprile 2016

Compleanno | I nuovi arrivati #2

Buongiorno, Viaggiatori!
Okay, lo so che non è proprio da me pubblicare post per due giorni consecutivi, però questa mattina (stranamente) avevo un po' di tempo libero, poca roba da studiare e così ho deciso di festeggiare questa bella occasione illustrandovi i nuovi arrivati di questi ultimi giorni, un modo per passare il tempo prima di andare a votare.
Normalmente compro pochi libri alla volta, ma siccome in questo caso è arrivata una bella pila tutta insieme, ho deciso di non perdere l'occasione di mostrarveli tutti in una volta.


A dire il vero, non sono arrivati proprio tutti insieme. Alcuni li ho presi alla Giunti qualche settimana fa,  dato che avendo raggiunto i 100 punti avevo una bella sommetta in sconto. Altri, invece, mi sono stati regalati dalla mia migliore amica per il mio compleanno. Perché sì, è proprio vero, è in queste occasioni che si riconoscono quali sono i veri amici ♥




Questi sono quelli che ho preso alla Giunti. Okay, è una vita
che mi riprometto di leggere classici, cosa che non faccio praticamente mai. Ne ho già fatta una bella scorta, e gli ultimi
arrivati sono proprio Frankenstein e Il ritratto di Dorian Grey. Lo ammetto, non è che da quando li abbia acquistati il mio buon proposito sia arrivato a compimento... tutt'altro. La mia libreria presenta importanti volumi come Jane Eyre e Cime Tempestose praticamente mai toccati. E' una vera vergogna, lo so, ma rimedierò. Conto di leggere Il ritratto di Dorian Grey il prima possibile perché è una vita che voglio farlo, e anche Frankenstein, dato che da poco l'abbiamo studiato a scuola.

Quanto a Graceling, non so proprio cosa mi abbia spinta a prenderlo... però ho un buon proposito. Mi ero ripromessa di non iniziare nuove saghe, ma non ce l'ho fatta. Questo libro mi ha incuriosita troppo, e non sono riuscita a resistere. Avevo letto una recensione molto positiva parecchio tempo fa, da qualche parte... tuttavia quest0 volume non era nella mia Wish List, e io non compro MAI libri che non fanno parte della mia Wish List. Spero solo che il mio buon presentimento sia azzeccato.
Quanto a Il Labirinto dei Libri Sognanti, penso di non avere giustificazioni: il titolo mi ha conquistata, la trama pure, e inoltre ho sentito parlare molto bene di Walter Moers. Se questo libro mi piacerà, tenterò di recuperare anche gli altri.

Eccoci arrivati, invece, a quelli che ho preso con il buono che mi ha regalato la mia migliore amica, uno dei regali più belli che io abbia mai ricevuto. Ho preso, infatti, tre libri che volevo da un sacco di tempo, in particolare L'Atlante delle Isole Remote di Judith Schalansky. E' una vita che lo cerco, e non sono mai riuscita a trovarlo da nessuna parte. Ne alla Giunti, ne in qualunque altra libreria ben fornita. Su internet costava un casino e non ero sicura di voler spendere tanti soldi e così, quando ho visto questa bella edizione tascabile ed economica nella piccola libreria di una cittadina vicino al mio paesello sperduto in Molise, non potevo crederci. Affare fatto, quindi.
Il castello errante di Howl dovevo acquistarlo, prima o poi. E la stessa cosa per La Bussola d'Oro. Lo ripeto, non avevo molta voglia di iniziare nuove saghe, ma queste mi incuriosivano troppo, ed erano nella mia Wish List da un sacco di tempo. Dovevo averli, punto. Francamente, non so ne quando avrò il tempo di leggere questi ne quando avrò il tempo di leggere gli altri libri della saga, o ancor meno la possibilità di comprarli... ma va bene così. In fondo, questo è l'atteggiamento tipico dei lettori, vagheggiando libri improbabili ed accumulandone altri che probabilmente non leggeranno mai.

Dunque, lettori, questo è stato il mio bottino. Posso dichiararmi alquanto soddisfatta, anche se la mia Wish List è ancora molto, molto lunga. Sono tanti i libri che vorrei leggere, e poco, pochissimo il tempo che ho a disposizione. Ma la speranza persiste, ed è questo l'importante.

Vi auguro una buona giornata e una buona domenica, Viaggiatori. Questa mattina, prima di pranzo, andrò a votare. E' quasi divertente il fatto che io sia maggiorenne da appena una settimana e già mi spetta una decisione così importante. Spero solo di fare la scelta giusta.

Alla prossima! ♥

sabato 16 aprile 2016

Recensione: "La Bottega delle Mappe Dimenticate - Ulysses Moore"

Buonsalve, Viaggiatori! 
Come promesso, eccomi per parlarvi del secondo volume della fantastica serie di Ulysses Moore. Un libro che lessi un po' di anni fa e che in questi giorni mi sono divertita a rileggere. E' piuttosto breve, si legge in poche ore (anche se io ci ho messo più giorni perché presa dallo studio e dalla patente), ma è brillante e ricco di avventura e mistero... come il primo volume, d'altronde ♥

Titolo: La Bottega delle Mappe Dimenticate (vol.2)
Autore: Ulysses Moore (Pierdomenico Baccalario)
Prezzo: €15,90
Pagine: 272
Pubblicazione: 2005
Editore: Piemme

Voto: 9/10

Trama: Antico Egitto, Terra di Punt. Dopo aver oltrepassato la Porta del Tempo Jason, Julia e Rick sono sbucati all'interno di un'immensa e labirintica biblioteca. Stanno cercando una mappa misteriosa, nascosta nella leggendaria Stanza che non c'è. Ma solo il perfido proprietario della Bottega delle Mappe Dimenticate conosce un indizio che può metterli sulla strada giusta...

"Solo se stai fermo ti accorgi di quanta
gente si muove in continuazione,
inutilmente."

Riuscire ad aprire e oltrepassare la Porta del Tempo è solo l'inizio delle incredibili avventure che accompagneranno Rick, Jason e Julia. Proprio questa magica Porta, infatti, risulta essere un mezzo talmente meraviglioso e incredibile da oltrepassare ogni loro tipo di immaginazione. I tre si ritroveranno magicamente nella misteriosa Terra di Punt, nell'Antico Egitto, a migliaia di chilometri e di anni di distanza. Il tutto, varcando la semplice soglia di una porta con sopra disegnate tre tartarughe.
Ma non è tutto. I ragazzi, infatti, non appena tentano di capire come mai si trovino lì, si renderanno conto di essere le pedine di un gioco già meditato e già programmato. Mentre Julia torna a Villa Argo per difendere la Porta, Jason e Rick si lanceranno lungo la scia lasciata dal vecchio proprietario di Villa Argo, che pare essere già stato lì.
Quest'uomo sconosciuto, infatti, misterioso quanto enigmatico, ama lasciare dietro di sé enigmi e misteri da risolvere. E i ragazzi, nell'incredibile frenesia di scoprire i suoi segreti, seguiranno il suo percorso passo passo, alla ricerca di una strana mappa che purtroppo non sono i soli a cercare. La perfida Oblivia Newton è sulle loro tracce, alla ricerca del medesimo oggetto, e i ragazzi si perderanno fra i labirintici corridoi dell'immensa Casa della Vita, per trovare la leggendaria Stanza che non c'è, l'unico posto in cui sembra essere nascosta questa misteriosa mappa...

"Era un viaggiatore. I viaggiatori non
si muovono. Viaggiano. Per poter viaggiare devi avere 
un punto fermo, il punto da cui sei
partito. E tornare sempre lì, per preparare il viaggio
successivo. Non esiste un cerchio 
senza centro. E non esiste un viaggio senza ritorno."

La Bottega delle Mappe Dimenticate potrebbe sembrare concettualmente e didascalicamente simile in tutto e per tutto al volume precedente della saga, La Porta del Tempo, ma vi posso assicurare che non è affatto così. La differenza è un concetto di fondo. La Porta del Tempo, infatti, si basa su un viaggio di scoperta. La scoperta della casa (Villa Argo), dei suoi segreti, dei suoi misteri, la scoperta della Porta e delle sue avventure. Ne La Bottega delle Mappe Dimenticate, invece, i ragazzi sono già piuttosto avvezzi agli enigmi del vecchio proprietario, alle peripezie che si trovano ad affrontare e alle strane coincidenze che non possono mai essere tali. La Bottega delle Mappe Dimenticate si basa su una ricerca. La ricerca della Mappa, la ricerca del significato di tutta quella storia, la ricerca del vecchio proprietario. C'è una differenza sostanziale fra i due volumi, ed è magico, incantevole, il modo con cui i personaggi e il lettore stesso scoprono un nuovo mondo, una civiltà e una cultura differenti, che si trovano semplicemente oltre la soglia di una porta.

"Quando non sai cosa fare, corri.
E' il modo migliore per portare ossigeno al cervello."

Ancora una volta, mi sono trovata ad ammirare la costruzione dei personaggi, sempre fedeli a loro stessi e al loro modo di essere, al loro carattere. Julia e la sua impulsività, la sua avventatezza nelle situazioni estreme, quel coraggio innato che la porta a non pensare minimamente alle conseguenze o ai pericoli.  Ciò non significa che sia incosciente, tutt'altro. E' responsabile e consapevole, ma il suo modo di fare è caratterizzato da una regola di fondo sostanziale: Julia agisce. Non rimane con le mani in mano, non guarda ciò che gli capita attorno a bocca spalancata. Julia si mette in azione. Julia si da da fare. Julia è attiva.
Ho notato nei due ragazzi, invece, una nuova caratteristica che mi è piaciuta molto, ossia la complicità, tipica di una
ferrea amicizia. Sicuramente Jason e Rick anche nel primo volume erano molto amici, eppure ne La Porta del Tempo i due erano più impacciati, agli albori del loro rapporto confidenziale. Ne La Bottega delle Mappe Dimenticate i due si ritrovano ad essere più uniti, più in sintonia l'uno con l'altro, più complici, ed è stato bello notare come i loro due caratteri si completano perfettamente l'uno con l'altro: Rick con i suoi lampi di genio, Jason con il suo coraggio. In quest'ultimo, in particolare, si può notare una certa somiglianza caratteriale con la sua gemella Julia, ma non è pienamente così: Julia, per quanto possa essere avventata e impulsiva, rimane una persona responsabile; Jason, invece, è un tipo che non ha paura, che non teme nulla, che si butta all'azione in qualunque momento, indipendentemente dal se la situazione lo richieda o meno. Rick, invece, è in tutto e per tutto un vero ometto. Nei suoi soli dodici anni, dimostra forza di volontà, ragionevolezza, energia, coraggio, ma soprattutto molta maturità. E' un tipo logico, sveglio, deduttivo, un vero e proprio piccolo genio, pronto a risolvere enigmi o a tirar fuori tutti da una situazione difficile.
Ma i personaggi principali non sono i soli ad essere ben costruiti: perché non parlare di Oblivia Newton, la ricca imprenditrice che cerca in tutti i modi di contrastare i due ragazzi per soffiargli via la Mappa? Oblivia si trova nella Terra di Punt assieme ai ragazzi, alla ricerca del medesimo oggetto. In tutti i suoi atteggiamenti, è possibile notare il comportamento tipico del classico e ricco imprenditore, dedito solo ed esclusivamente ai propri affari: l'individualismo, l'egoismo, l'adoperare qualunque mezzo pur di raggiungere i propri obiettivi, ma anche il fatto di percorrere la strada più breve e facile per riuscirci, il fare di tutto per ricavare profitto e interesse da ogni situazione. Ci sono situazioni chiave, in particolare, dalle quali è possibile estrapolare questi concetti. Una in particolare è l'episodio in
cui lei, arrivata nella Terra di Punt, necessita di denaro e monete adatte al posto per potersi pagare qualcuno che l'aiuti al proprio scopo: Oblivia è una donna molto ricca, avrebbe potuto portarsi benissimo qualche moneta o qualche oggetto da barattare per denaro utile, ma ciò non è affatto ciò che fa. Tutt'altro. Oblivia preferisce portarsi appresso degli accendini di scarso valore, sconosciuti però nella Terra di Punt, da poter barattare con ricche monete d'oro. Situazione emblema del proprio individualismo, dell'investimento più misero per poter ottenere il massimo profitto, tipico di un carattere imprenditoriale.

"A volte, il modo migliore per nascondere 
una cosa è metterla sotto gli occhi di tutti."

Mi sono divertita molto a leggere questo libro. In un periodo critico per me, in cui ho faticato molto ad accettare il passaggio all'età adulta, Ulysses Moore mi ha aiutata a non dimenticarmi che anche io sono stata e posso continuare ad essere una bambina. E' molto importante per me, è fondamentale, e nonostante abbia letto molte volte questi libri mi piace scoprire come, ogni volta che lo rifaccio, riesco a trovare fra le righe qualcosa di nuovo.

"Si sentivano entrambi pedine di un gioco 
di cui ancora non avevano compreso le regole."

Ovviamente, continuerò a leggere questa fantastica serie. Nonostante la scuola e i migliaia di impegni minacciano di buttarmi giù ogni giorno, a passo mio continuerò.
Ho deciso di assegnare a questo libro un bel 9, una cosa che raramente faccio. Al precedente volume, La Porta del Tempo, ho fatto una cosa eccezionale assegnando 10, ma l'ho fatto proprio perché si tratta del primo volume della serie e perché per me è un valore molto, molto importante. E' un libro cardine, per me.

Argomenti:
• Il dio Anubi
• Il dio Thot
Tutankhamon e il tesoro del faraone
Terra di Punt
• La grande biblioteca di Alessandria
• I Tarocchi
Iside e Osiride
• La dea Hator
• L'occhio di Horus
Ur, la città più antica degli uomini
Babele

Sequel: La Casa degli Specchi (clicca per leggere la recensione), terzo libro della prima serie.

Luogo ideale in cui leggere: nell'ala più polverosa e deserta di una grande biblioteca labirintica, oppure fra le dune di una spiaggia ombreggiata.

Lo consiglierei a: chiunque. Ragazzini in cerca di avventura e fantasia, ragazzini che non amano leggere, adulti che hanno voglia di tornare bambini per qualche ora.