venerdì 25 marzo 2016

Recensione: "La Porta del Tempo, Ulysses Moore"

Viaggiatori! Okay, è da una vita che aspetto il momento propizio per questa recensione. Non potevo non farla... il mio libro preferito, colui il quale mi ha fatto scoprire il piacere della lettura e, soprattutto, della scrittura, nonché la serie dalla quale è ispirato questo stesso blog. Questo è un libro senza tempo e senza fine, quindi stringete in denti e preparatevi a una lunga, lunga recensione ♥

Titolo: La Porta del Tempo (vol.1)
Autore: Ulysses Moore (Pierdomenico Baccalario)
Prezzo: € 15,90
Pagine: 221
Pubblicazione: 2004
Editore: Piemme

Voto: 10/10

Trama: Tre ragazzi, Jason, Julia e Rick, appassionati di avventura.
Una villa a picco sulla scogliera, piena di stanze misteriose chiuse a chiave.
Una porta nascosta dietro un armadio, che non si riesce ad aprire in nessun modo.
Ma i ragazzi vogliono aprirla. A tutti i costi...

Non so davvero da dove o da cosa partire per scrivere la recensione di questo libro. Tanto lo so che, alla fine, tutto sarà tranne che una vera e propria recensione. Questo, più che altro, sarà un post in cui parlerò della mia storia relativa a questo volume, di come mi ha cambiata e quanto ha influito su di me.
Ci ho pensato molto, e alla fine ho deciso di assegnargli il voto massimo. E' una  cosa che non ho mai fatto, e che credo non farò per molto, molto tempo. Ma, se devo pensare ad un libro perfetto, non posso non pensare al primo volume della serie Ulysses Moore. Tutta una questione di gusti, per carità, ma per il genere letterario al quale appartiene questo è IL libro.

Dunque, andiamo con ordine.
La trama... la trama, di per sé, non può non conquistarti. Correva l'anno 2008 e io avevo 10 anni quando mi ritrovai con questo volume in mano nel reparto libri di un supermercato. La trama mi catturò, mi conquistò, e non riuscii a non portarmelo a casa. Sono pienamente fiera e orgogliosa di quest'azione che feci quando ero ancora una bambina perché, credetemi, questo libro mi ha cambiato la vita. Come, vi chiederete voi? Beh, ve lo illustro nel modo più semplice ed esaustivo possibile.

"Saltò perché a volte, si disse, 
bisogna trovare il coraggio di saltare e basta:
senza nessun'altra sicurezza 
se non quella che stai facendo la cosa giusta.
Saltò perché aveva dentro di sé 
coraggio, determinazione e una certa dose di follia.
Non si può scegliere di essere eroi.
Lo si è, e basta."

Abbiamo tutti quegli elementi che catturerebbero un qualunque ragazzino dai 9 ai 12 anni: una grande casa isolata dal resto del mondo, tre ragazzini in cerca di avventura, enigmi da risolvere, misteri da svelare, stanze misteriose, porte da aprire, il sospetto di un possibile fantasma, o ancora il dubbio che il vecchio proprietario (che dovrebbe essere morto) in realtà sia vivo e li osservi, li segua in silenzio, nascosto fra gli angoli di quella misteriosa casa. Non ci sono adulti ad interferire con le avventure dei personaggi, avventure completamente giovanili. Avventura, mistero, enigmi. Queste sono le tre parole chiave che caratterizzano La Porta del Tempo.
Ora, dopo avervi fatto questa premessa, ditemi: può esistere, sulla faccia della Terra, un ragazzino che non si appassioni, che non ami questo libro? Ve lo dico io: NON PUÒ. Questo libro è la perfezione. Questo libro è perfetto per qualunque ragazzino, per chi ha voglia di enigmi da risolvere, di misteri da scoprire, per chi ha voglia di vivere quelle avventure che purtroppo non ci è possibile vivere nella realtà. Per chi ama leggere ma anche per chi trova la lettura noiosa: sì, se siete o conoscere ragazzini che detestano la lettura, fate un tentativo con questo libro e dopo voglio vedere se avrete ancora il coraggio di dire che leggere non sia bello.
Insomma, in definitiva, questo secondo me è un libro perfetto
per ogni essere umano sulla faccia della Terra. Per i bambini/ragazzini, sia maschi che femmine, ma anche per gli adulti che hanno voglia di tornare ad essere giovani e rivivere quelle avventure che ormai non ci sono più concesse. Chiunque amerebbe questo libro, sarebbe impossibile non amarlo.
Eppure, se c'è una cosa che ho imparato nella vita, è che le persone di follie e stranezze ne compiono di tutti i tipi. Tempo fa mi trovavo su Facebook e, in un gruppo, ci fu una ragazza che chiese consigli di lettura. Io, ovviamente, le consigliai questa serie, convinta che chiunque l'avrebbe amata. Cosa mi rispose lei? Che aveva già letto il primo libro (cioè proprio La Porta del Tempo) e che non le era piaciuto. Sì, che non le era piaciuto. Rimasi per cinque buoni minuti ad osservare lo schermo del pc a occhi spalancati, allibita. Non riuscivo a crederci, davvero. Okay, potete dirmi che magari non vi ha fatto impazzire, che non è il vostro genere o che magari è un po' troppo infantile. Ma non potete dirmi che non lo avete gradito. Dovete credermi, non è umanamente possibile. Non è scientificamente possibile. Se non gradite questo libro, vuol dire che non amate l'avventura, la fantasia, i misteri... vuol dire che non amate nemmeno leggere, secondo me. Perché scusa, se mi dici che non ti piace questo libro, non posso non dirti: ma che cavolo di libri ti leggi, allora? La Porta del Tempo è un libro VERO, un libro che ha molto da donarti, un libro capace di cambiarti dentro. Chi non lo gradisce, secondo me, non è un VERO lettore, è un lettore finto, un lettore commerciale. Perdonate la schiettezza, ma ho sempre avuto questa opinione, quest'idea chiara in mente: ci sono libri e libri, così come ci sono lettori e lettori. Ed è giusto e opportuno fare la differenza tra gli uni e gli altri. Ma di questo, magari, parleremo un'altra volta.

Insomma, andiamo avanti. Non è facile etichettare questo libro in base ad un genere letterario preciso. Impossibile, direi. E' un libro per ragazzi, in primis. Non è un fantasy, badate bene, ma è sicuramente un libro di fantasia, un libro fantastico. Come vi avevo già detto, troverete avventura, mistero ed enigmi, e come vedremo in seguito con i prossimi volumi, appartiene al sottogenere mondo perduto. Insomma, se amate tutte queste cose, è il libro perfetto. Ma è anche un'ottima occasione per conoscere generi nuovi.

Lo stile? Fluidissimo. E' pur sempre un libro per ragazzi, non dimentichiamolo. E' piuttosto breve, e si legge subito, anche in una giornata. I personaggi sono fantastici, davvero. Tutti hanno una loro precisa personalità e, lasciatemelo dire, sembrano quasi veri. Nei loro modi di fare, nei loro modi di agire, anche nelle frasi che dicono. Mi è sembrato davvero di trovarmi di fronte a persone reali, non fittizie. Tempo fa lessi un'intervista dell'autore, in cui sosteneva di prendere spunto dalle persone che conosceva per delineare i suoi personaggi: verissimo, senza ombra di dubbio. I personaggi li ho sentiti, li ho percepiti.
Fantastico il modo in cui ci si libera degli adulti, per farla diventare un'avventura tutta giovanile. Fantastici i tre protagonisti, soprattutto. Jason, Julia e Rick, completamente compatibili nei loro caratteri, nei loro modi di agire e nelle loro conoscenze, formando un gruppetto perfetto. Loro sono tre personaggi che si distaccano da tutti i personaggi dei libri che vanno di moda nell'ultimo periodo: non sono imbranati, statici, non gli accadono le cose senza un motivo inspiegabile, non sono vittime del caso, non si comportano in un certo modo perché quello è ciò che il lettore si aspetterebbe... no, tutt'altro. Jason, Julia e Rick sono svegli, dinamici, in cerca di avventure, con voglia di fare e di agire, pronti a lanciarsi in nuove sfide e quasi affascinati dai pericoli che potrebbero trovarsi di fronte.
Spesso mi sono rispecchiata in Julia, nella sua razionalità, nel suo atteggiamento pungente nei confronti del fratello, nella sua voglia di agire, nel suo perdere la pazienza quando gli enigmi appaiono inspiegabili o nel suo voler tornare indietro quando i pericoli diventano opprimenti. Allo stesso
modo, però, non ho potuto non comprendere il carattere di Jason, suo fratello, nella sua avventatezza, nel suo lanciarsi in sfide pericolose, nel suo coraggio, nel suo continuo fantasticare su fantasmi e strane ombre che
infestano la casa. E Rick? La sua intelligenza, la sua coerenza, il suo mantenere i nervi saldi, i riflessi pronti. 

Oggi siamo abituati a vedere ragazzini che passano le loro giornate fra computer e TV, che detestano la scuola, con alcun tipo di interesse e nessuna passione per ciò che c'è al mondo. Ragazzini di 10 anni che vedono Uomini e Donne, che ascoltano canzoni ricche di parolacce, comportandosi come persone fatte e vissute. Ragazzine che si vestono e si truccano come donne adulte. Tutte persone che poi diventeranno individui senza personalità, tutti uguali fra di loro. Jason, Julia e Rick sono tutto l'opposto. Loro hanno una personalità, ma soprattutto non sono degli stupidi, non si ritrovano di fronte a situazioni che non sanno come affrontare... tutt'altro. Loro hanno delle conoscenze di fondo, che gli permettono di non rimanere impalati di fronte ai misteri da risolvere, incapaci di reagire. Nozioni sugli animali, conoscenze sulla navigazione, sulle barche, sugli antichi Egizi... e molto altro ancora. Ragazzini che è praticamente impossibile ritrovare al giorno oggi nella nostra realtà quotidiana, soffocati da tutte le tecnologie e dalle immediate comodità del nuovo mondo. In questo, ritengo che l'autore sia molto educativo e dia un ottimo esempio, sia ai ragazzi che leggono ma anche agli adulti che hanno dei figli da crescere.


L'autore di questa serie, Pierdomenico Baccalario, è
un'amante dell'immaginazione, della fantasia, delle storie inventate... e questo non è un mistero per nessuno dei suoi lettori. Basti pensare che, nel pubblicare La Porta del Tempo, finge di aver trovato questo manoscritto in un antico baule, firmato da un certo Ulysses Moore, un baule pieno di vecchi diari, di fotografie e fogli, e che si sia dedicato alla sua traduzione. Questa sola premessa, nella mente di un ragazzino, non può non stimolare la fantasia, non può non permettere al cervello di lavorare e condurre l'immaginazione molto lontano.
Per non parlare, poi, dei continui accenni a celebri romanzi e popoli antichi, quasi come se l'autore volesse spingere il lettore a documentarsi, a ricercare quegli argomenti e a leggere quei libri, espandendo la propria cultura personale. Questa è una cosa bellissima, secondo me... e anche molto educativa.

Da quanti libri è composta la saga di Ulysses Moore?
Innanzitutto, è composta da tre serie... per ora. Ogni serie è composta da sei libri. Il mese prossimo uscirà il 18esimo libro, ossia l'ultimo della terza serie. Ad essere sincera, non so se questo sia il volume definitivamente conclusivo della saga o se ci sarà una quarta serie. Personalmente, ritengo che ci sarà, ma è solo una mia supposizione. Questo perché, come ogni lettore potrebbe rendersi conto leggendo questo e i volumi successivi della saga, essa presenta numerosissime analogie con l'Odissea. E l'Odissea è composta da 24 libri (così come l'Iliade), quindi...

Penso di aver parlato abbastanza di questo libro, che in questi ultimi due giorni mi sono divertita a rileggere per la centesima volta. Devo molto a La Porta del Tempo. E' grazie ad esso che scrivo. E' stato proprio lui a stimolare la mia immaginazione, la mia fantasia, la mia voglia di creare, di inventare, di scrivere. Frequentavo la quinta elementare quando iniziai a farlo, avevo da poco terminato di leggere questo libro e sentivo dentro di me quell'energia, quella voglia di mettermi su una tastiera e inventare. Infatti, la mia prima storia non è altro che una versione storpiata di questo romanzo, tra l'altro incompiuta.

In ogni caso, presto, arriveranno anche le recensioni dei volumi successivi. Qui di seguito mi piacerebbe lasciarvi, come appunto, gli argomenti e i libri che l'autore cita ne La Porta del Tempo. Libri che in realtà sono grandi classici e argomenti interessantissimi dei quali, magari in futuro, mi piacerebbe trattare. 
Vi ringrazio se siete riusciti ad arrivare fino a qui, alla prossima! ♥

Libri citati:
Cime Tempestose di Emily Bronte;
L'Isola Misteriosa di Julius Verne;
Ramses di Christian Jacq;
Il Signore degli Anelli di J. R. R. Tolkien

Argomenti:
Il Disco di Festo;

• Gli antichi druidi;
Il Popolo della Luna: con particolari riferimenti alla loro lingua, non so di preciso a cosa si riferisca l'autore nel citare questo popolo, dato che non mi risulta ne sia mai esistito uno con questo nome (anche nel libro stesso, i tre ragazzi sosterranno di non averlo mai studiato a scuola... con questo potrebbe voler dire che, effettivamente, nella realtà non è mai esistito) però mi risulta che esista un libro intitolato proprio Il Popolo della luna, scritto da Edgar Rice Burroughs. Probabilmente, l'autore intendeva citare un altro libro.
• La dea Metis, madre di Atena
Nefertiti, e il tesoro di Tutankhamon

Sequel: La Bottega delle Mappe Dimenticate (clicca per leggere la recensione), secondo volume della prima serie.

Luogo ideale in cui leggere: in un'antica biblioteca polverosa, o in una vecchia casa abbandonata, o all'ombra di una quercia vicino ad una scogliera.

Lo consiglierei a: chiunque. Ragazzini in cerca di avventura e fantasia, ragazzini che non amano leggere, adulti che hanno voglia di tornare bambini per qualche ora.

Libri dello stesso genere: La Storia Infinita, La Mappa dei Desideri.

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