domenica 13 dicembre 2015

Recensione: "Il segreto dell'anatomista"

E' un secolo che rimando questa recensione. Tra un impegno e l'altro, non ho avuto il tempo di scriverla e pubblicarla e l'ultimo post su questo blog è datato oltre due settimane fa. Ma adesso, finalmente, ho un momento libero e non intendo rimandare ancora.
Buona lettura!

"Solo grazie al suo ingegno 
può l'uomo vivere in eterno."
(Andrea Vesalio)

Titolo: Il segreto dell'anatomista
Autore: Jordi Llobregat
Prezzo: € 17,60
Pagine: 492
Pubblicazione: 2015
Editore: Longanesi

Voto: 8/10

Trama: Barcellona, 1888. Mentre in città fervono i preparativi per l'Esposizione universale, l'opinione pubblica è sempre più allarmata dalle misteriose sparizioni di giovani donne avvenute negli ultimi mesi, soprattutto quando i loro corpi vengono rinvenuti orrendamente mutilati. Informato per telegramma dell'improvvisa morte del padre, il giovane catalano Daniel Amat lascia Oxford, dove ha appena iniziato la sua carriera di professore. Daniel scoprirà presto che la scomparsa di suo padre, un illustre medico di Barcellona, potrebbe essere legata alla serie di omicidi che sta terrorizzando la città. Insieme a Bernat Fleixa, un cronista inconcludente e pieno di debiti, e a Pau Gilbert, brillante e solitario studente di medicina, dovrà affrontare il proprio passato in un'allucinata discesa agli inferi, nel ventre di una Barcellona sospesa fra scienza e occultismo, sulle tracce di un antico trattato di anatomia tra le cui pagine si cela, forse, lo sconvolgente segreto che alimenta un'inarrestabile scia di sangue.

"Corto e scaltro è il cammino della speculazione, 
che tuttavia non conduce in nessun luogo;
lungo e pensoso quello della sperimentazione,
che tuttavia ci porta a conoscere la verità."
(Galeno, 200 d.C.)

Numerose vite e numerose vicende si intrecciano in una sinistra primavera di Barcellona del 1888. L'aria stessa che si respira è diversa. E' frizzante, carica di immanenti novità e sinistri segreti. E' pregna di anomali avvenimenti, ai quali nessuno sa dare una spiegazione, o quasi. Da una parte la storica superstizione del popolo, semplice e ignorante; dall'altra, la solida razionalità di chi cerca con costanza e insistenza una verità logica e plausibile.
E' questo ciò che succede a Barcellona all'arrivo (o meglio, al ritorno) di Daniel Amat. Lui
stesso un uomo carico di segreti e rancori, si trova immerso in una vicenda tanto strana quanto inspiegabile. Gli orribili assassinii di giovanissime donne, la strana morte di suo padre, e la continua insistenza da parte delle persone che conosce che lo spingono a lasciare Barcellona e a tornare in Inghilterra.
Ma Daniel Amat non si lascia convincere. La sua storia si intreccerà a quella di molte altre persone che, per loro motivi personali, sono legati a quella stessa vicenda. Motivi che spingeranno alcuni ad aiutarlo, altro a contrastarlo. La ricerca della verità è una lotta contro il tempo, uno scavo nel passato, fra ammirevoli scoperte scientifiche e grandissimi medici antichi. Ma nessuno di loro potrebbe mai immaginare l'orribile scoperta nella quale si troveranno catapultati.

"Una vita intera sacrificata alla medicina
per finire sotto un mucchio di terra, circondato
da un pugno di sconosciuti."

Quando ho letto la trama di questo libro sono rimasta incantata, affascinata, e ho pensato fin da subito che doveva finire nella mia libreria. Non ho badato al prezzo (che non è altissimo ma neanche tanto economico) e neanche al fatto che stessi comprando un libro di un autore che non conoscevo affatto, cosa che raramente faccio. Così ho compiuto la mossa azzardata di acquistarlo e, soprattutto, di leggerlo, se non immediatamente, comunque poco dopo l'acquisto. Avevo delle grandi aspettative, sono sincera. Grandissime aspettative. Queste, sono onesta, per alcuni motivi sono state soddisfatte, per altri no. E' stato un po' un 50 e 50. Mi è piaciuto ma c'è stato qualcosa che non mi ha convinta al cento percento. Ma procediamo per punti.

Innanzitutto i lati positivi. Che, ve lo dico già da subito, sono tantissimi.
Inizierei a parlarvi della trama, perfettamente costruita, e dell'intreccio, realizzato con maestria e innata abilità. Quest'ultimo, in particolare, credo che sia uno dei cardini principali di questo romanzo. Llobregat intreccia le vite dei personaggi e gli avvenimenti in modo splendido, articolato e perfettamente coerente. Tutti i fili narrativi, alla fine, convergono nello stesso finale e l'autore li gestisce con dimestichezza, non lasciando alcun buco o quesito aperto. Sono rimasta veramente folgorata dalla costruzione di questo romanzo, dal modo in cui i fatti vengono presentati e allacciati, da come i numerosi personaggi vengono collegati e ricondotti ad un unico filo comunque. L'ho trovato splendido e, sono sincera, credo che questo libro presenti il miglior intreccio narrativo nel quale io mi sia mai imbattuta fino ad ora.
Lo stile di scrittura è semplice e scorrevole, le descrizioni di luoghi e avvenimenti sono fatte molto bene. Ho apprezzato molto il fatto che l'autore si sia limitato a descrivere solo vagamente i personaggi, anzi alcuni non vengono descritti affatto (ad esempio il protagonista), lasciando al lettore la possibilità di immaginare le loro fattezze fisiche. Credo che sia una tecnica molto difficile, quella di mancare la descrizione dei personaggi e di non farne sentire la mancanza, e l'autore è stato molto abile.
Insomma, Llobregat è molto bravo a descrivere e a costruire trame, questo l'abbiamo capito. Un altro
lato positivo del libro è quello dei continui approfondimenti scientifici e medici ricorrenti, che comunque non rendono la lettura pesante, al contrario. L'autore riesce perfettamente a rendere l'idea di un modello di medicina del XIX secolo, introducendo il lettore a quel tipo di mentalità e a quella precisa visione del mondo. Il colpo di scena finale, poi, nonostante sia per i miei gusti un tantino azzardato, l'ho trovato comunque plasmato adeguatamente al fine da renderlo meno arrischiato.

Insomma, quello che ho cercato di farvi capire è che Il segreto dell'anatomista è un libro scritto veramente molto bene, e che mi sento di consigliare a chiunque.
Ma qual'è, dunque, la parte negativa che ho trovato?
Dopo aver finito il libro, anzi a volte anche mentre lo leggevo, c'era qualcosa che non mi convinceva pienamente. E penso di aver capito di cosa si tratta: la continua ricerca dei personaggi, le loro vicende intrecciate e le loro scoperte, a parte l'ammirazione per il metodo di scrittura dell'autore, non mi hanno lasciato praticamente nulla. Sì, insomma, un ottimo libro di intrattenimento, però tutta quell'inchiesta dei personaggi mi è sembrato che non volesse andare a parare da nessuna parte. Sicuramente lo stile di scrittura è splendido, però non mi ha lasciato proprio niente di concreto nel profondo. Nessuna morale, nessun insegnamento particolare, niente di niente. E, per essere un bel mattone di quasi cinquecento pagine, sono rimasta piuttosto delusa. Perché, sono sincera, non lo rileggerei. Insomma, non dico che ogni libro che si legge debba contenere per forza delle morali (perché sappiamo benissimo che non è cosi, anzi, che quasi mai è così), però molti libri di semplice e puro
intrattenimento che ho letto hanno comunque qualcosa che mi spingerebbe a rileggerli. Magari delle scene avvincenti, o altro. Quanto a questo romanzo, mi è sembrato piuttosto vuoto, piatto. Non ho capito dove volesse andare a parare. Che cosa ci volesse comunicare con questa vicenda. Certo, c'è una bella presentazione di corruzione e speculazione, ma viene trattata in modo così lieve e superficiale che non può passare per un messaggio insegnativo vero e proprio.
Ripeto, è un libro ottimo, scritto benissimo, che consiglierei a chiunque, ma non credo che lo rileggerei.

"Le persone che più amiamo sono quelle che
in genere ci fanno soffrire di più."

Penso di avervi detto tutto. Probabilmente questo libro non è del mio genere, e deve essere il motivo per cui non l'ho apprezzato appieno. Sono convinta che ci siano persone a cui piaccia perdersi in queste intricate vicende di misteri e speculazioni, senza ricercare nessun messaggio di fondo particolare. E' questo il motivo per cui lo consiglio a tutti: il fatto che non abbia convinto appieno me non significa che non possa essere amato e apprezzato appieno da altre persone.
Ho tentennato per il voto fino all'ultimo. Se alla fine ho optato per un 8 è solo per l'incredibile intreccio che l'autore è riuscito a costruire e per l'ottimo stile di scrittura. A fare da contrappeso c'era sicuramente la piattezza di fondo e la lunghezza del romanzo, ma non volevo fare l'arcigna.
Tuttavia, se mai mi capitasse fra le mani un altro libro di questo stesso autore, non nego che lo leggerei volentieri, perché il suo metodo di scrittura è uno fra quelli che mi ha deliziata di più.

"Le opere maestre dello spirito sono imperiture
tanto quanto lo spirito stesso."

Luogo ideale in cui leggere: In un antico laboratorio medico fra gli apparecchi chirurgici, oppure in uno studio colmo di libri antichi e polverosi.


4 commenti:

  1. Sembra una lettura davvero interessante Loreena non conosco ne libro ne autore - ma sembra un libro che merita.
    Bella la tua recensione - mi hai fatto venire un certo interesse
    Un Saluto - Buon lunedì pomeriggio e migliore continuazione di settimana appena iniziata

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    Risposte
    1. P.S. Felice di trovare un nuovo Post :-)

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    2. Ciao! Sono felice di trovare un tuo commento :D Sì, penso che potrebbe piacerti ;)
      Buona settimana anche a te!! ♥

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