sabato 22 agosto 2015

Rientro dalle vacanze, foto e organizzazione settimanale | La mia vita a puntate #1

Bentornati Viaggiatori!
Anzi, bentornata a me che sono stata via xD
Finalmente sono riapprodata qui, nel mio angolino, e sono più che felice di condividere la mia vacanza con voi. Sono stata via dal blog circa una ventina di giorni, giorno più giorno meno, e come vi avevo già detto sono andata in Sardegna. Lì ho trascorso quasi due settimane davvero favolose, ho visto paesaggi spettacolari e conosciuto molta gente. Dopo il mio rientro a casa mi ci è voluto qualche giorno per organizzarmi, fare un po' di ordine e riprendere con tutte le mie attività abituali... compreso questo spazio. Il mio blog è nato da poco e, per questo, non sono ancora molto esperta nella gestione di uno spazio virtuale (e si vede). Sto cercando di superare la mia imbranataggine perché credo che all'inizio sia normale essere impacciati ma che appassionandosi a ciò che si sta facendo si supera tutto. Tuttavia, tra poche settimane io tornerò a scuola e ho avvertito la necessità di un'organizzazione, un piano settimanale al quale potermi appoggiare, altrimenti continuando a pubblicare ciò che mi pare quando mi pare rischio di perdere la capacità di gestione del blog e di cominciare a trascurarlo. Cosa che, ovviamente, con un minimo di pianificazione non succederà.

Quindi, bando alle ciance e passiamo all'azione. Ho ideato un programmino che consiste nella pubblicazione di un post tre volte a settimana, almeno per il momento. 
Lunedì: /
Martedì: Recensione, Serie preferite, Classici, Wish list, ecc.
Mercoledì: /
Giovedì: Post a punti sulla lettura o post a tema sui Mondi Antichi
Venerdì: /
Sabato: La mia vita a puntate 
Domenica: /
Ricapitolando, il martedì si parlerà principalmente di libri, il giovedì si potrà conversare sulla lettura o comunque su un tema che potrebbe suscitare interesse e il sabato, giorno tanto atteso di relax, vi racconterò un po' di me tramite foto, piccoli aneddoti o altro. Per il momento, pubblicherò questi tre giorni, più il là vedrò di pubblicare anche altri giorni. A dire il vero, sto pensando di pubblicare un post anche il mercoledì, però ho bisogno che passi un po' di tempo per vedere quanto gli impegni scolastici mi terranno impegnata perché, si sa, mettere troppa carne sul fuoco non va mai bene.

Bene, detto ciò (spero di non avervi annoiati), mi piacerebbe parlarvi della mia piccola vacanza.
Quest'anno sono andata in Sardegna. Si sa che quest'isola ha paesaggi fantastici e un mare limpidissimo e, nonostante io viva piuttosto vicina al mare (a circa 20 minuti di auto), mi si è presentata l'occasione di fare questo viaggetto e ho deciso di non rifiutare. L'estate prossima, chissà, punterò a una meta un tantino più lontana, magari oltre i confini italiani, chissà...
Comunque, alla fine, ho infilato in valigia alcune cose essenziali (non potevano mancare almeno un paio di libri, eheh) e sono partita. Ho preso la nave a Civitavecchia diretta verso Olbia e, viaggiando il pomeriggio, ho avuto la fortuna di poter ammirare il bellissimo mare e soprattutto il tramonto
Essendo io una ragazza bilingue, ho viaggiato tutti gli anni con aereo o nave da quando sono piccola, ma questa è stata la prima volta che prendevo il traghetto di pomeriggio, prima l'avevo fatto solo per il viaggio notturno.
Insomma, alla fine sono arrivata a Olbia la sera e mi sono sorbita un paio di ore di viaggio per arrivare ad Alghero, sulla costa a ovest, nella quale ho soggiornato. Io e i miei compagni di viaggio abbiamo prenotato una stanza in un bellissimo agriturismo a Santa Maria la Palma, una zona esterna di Alghero. Campagna, tanti alberi, vigne e verde a volontà: ho amato follemente quel posto e, se mai mi capitasse nella vita di tornarci, prenoterei una stanza nello stesso posto.

Durante questi dodici giorni ho visto posti molto belli. Sono stata a Dorgali, cittadina di montagna sulla costa est della Sardegna, e ho perso un battito al cuore quando, in cima ad un monte, mi sono
affacciata per vedere il panorama e ho visto lo spettacolo intorno a me. E' un posto che merita davvero e mi sarebbe piaciuto rimanerci più di un giorno solo per poterlo esplorare in lungo e in largo. 
Un altro posto che ho amato è stato Stintino, una penisola nell'isola, nella punta a nord-ovest della Sardegna. Posto bellissimo, che merita davvero. Spiagge affollatissime, questo è vero... per tale motivo, abbiamo deciso di rinunciare ad una giornata al mare (solo per trovare un parcheggio ci voleva un miracolo) e siamo andati in esplorazione della città e dei vari posti.


Ma ora, vogliamo parlare della spiaggia? Che dire, la Sardegna presenta praticamente tutti i tipi di costa: sabbia gialla, sabbia bianca, sassolini splendenti e coste rocciose, c'era colo l'imbarazzo della scelta. Noi abbiamo deciso di prendere il sole su una normale spiaggia a sabbia bianca (o meglio,
hanno deciso loro, io che odio il sole ho passato ore infernali sotto l'ombrellone). 
L'acqua, ovviamente, era limpidissima. E, mi tocca dirlo, molto fredda. Ogni volta che ho provato a fare il bagno non riuscivo ad immergermi oltre la vita (e io sono una che il freddo lo regge benissimo); solo una volta ho provato a fare il bagno per intero,
immergendo anche il capo, e ho deciso di non farlo più perché il freddo per la testa era eccessivo. Gli unici momenti in cui l'acqua sembrava leggermente più calda (solo leggermente), almeno sulla riva, era verso le ore 13-14, dopodiché tornava ad essere congelata come prima. Bellissima e limpidissima, per carità, ma non ho potuto farmi neanche una bella nuotata.

In un'occasione, mentre eravamo sulla spiaggia, il sole ha deciso di darmi tregua... finalmente. Il cielo si è ricoperto di nuvole, nuvole che diventavano sempre più scure, grandi e minacciose. Le persone hanno cominciato a raccogliere gli ombrelloni per andare via, lasciando la spiaggia semi-deserta, ma io mi sentivo sempre più felice. Detesto il sole e amo la notte o il cielo coperto di nuvole. 
Insomma, alla fine non ha piovuto e la tempesta si è abbattuta leggermente più a sud del punto in cui ci trovavamo, però ho fatto qualche scatto spettacolare che magari qui non rende bene ma se visto in grande... beh, fa moltissimo.










Vogliamo parlare del cibo sardo? Okay, parliamone. OTTIMO. E ho detto tutto. Un piccolo rimprovero, però, penso di permettermelo. E cioè: quanto diavolo di sale usate in cucina?
A casa mia il sale si usa poco e niente, e forse per questo ho avvertito molto la differenza, però ritengo che la quantità di sale che si usa nelle cucine sarde sia leggermente eccessiva, almeno secondo me.
Comunque, parlando di piatti tipici sardi, ce ne sono stati alcuni che mi sono piaciuti veramente tanto. In particolare i dolci, dai morbidissimi amaretti alle seadas ricoperte di miele. Per non parlare, poi, dei culurgiones, un primo piatto gustosissimo (nella foto).

Il posto che mi è piaciuto di più in assoluto è stato La Maddalena, isoletta della punta nord-est della Sardegna. Un posto davvero divino, carinissimo, fantastico. Mi è piaciuto molto e spero di tornare in Sardegna un giorno principalmente per poter rivisitare questa deliziosa isoletta. Mi sarebbe piaciuto anche qui poter avere più tempo per visitarla in lungo e in largo... e un giorno lo farò, ovviamente. La vita è lunga.


Uno spettacolo degno di nota è il paesaggio di Capo Caccia, un importante promontorio nei pressi di Alghero. Tutta quella zona presenta dei paesaggi indescrivibili, forse i più belli che ho visto in Sardegna. Poche sono le foto che possono rendere onore ad un tale spettacolo della natura, sono dell'idea che per poter capire la bellezza di quel posto bisogna semplicemente fargli una visita, vederlo dal vivo, respirare quell'aria, avvertire le vibrazioni che ti scuotono l'anima. E' un qualcosa di incredibile, davvero. E' un qualcosa che ti scuote dentro. L'incanto, il fascino di Capo Caccia è come uno schiaffo in pieno viso, uno schiaffo tremendamente doloroso che porta una domanda:"Ma
dove diavolo sono stata fino ad adesso?" Ma poi c'è il sollievo, il sollievo perché finalmente la grazia della Natura si esprime di fronte a noi e dentro di noi.
Lo ripeto, nessuna foto può rendere davvero. E' uno di quei posti che andrebbero visitati per essere capiti e vissuti appieno.







A colpirmi particolarmente, inoltre, sono stati i Nuraghi. Antichissime costruzioni in blocchi di pietra risalenti al 1800 a.C., opera della civiltà nuragica ma che ha ospitato parte dell'intera storia umana, fra cui quella romana.
Visitare ed entrare dentro un Nuraghe è stato bello ed emozionante anche se stavo per cadere da un gradino e rompermi il culo. In
Sardegna ce ne sono circa 8000, sparsi per tutto il suolo. Ciò mi fa pensare a quanto sia antica come civiltà e densa di storia.









Infine, vorrei dedicare due paroline ad un'esperienza che ho vissuto durante questi giorni.
Mi trovavo in auto e stavamo salendo su per un monte dei pressi di Capo Caccia, decisi ad ammirare il panorama. Ad un certo punto, ci fermiamo di fronte ad un'imponente costruzione.
Maestoso, possente e bellissimo, l'hotel Capo Caccia a quattro stelle si ergeva di fronte a noi, in una grandezza e in un lusso che poche volte avevamo visto prima. Se non fosse stato per il fatto che era completamente chiuso. Sbarrato. Serrato. Con tanto di catene e griglie metalliche di fronte alle porte.
Eravamo completamente spiazzati da tutto ciò, da tanta bellezza e soprattutto dal fatto che tanta magnificenza fosse deserta, chiusa.
Caratterizzato da più edifici, con tanto di appartamentini estivi, piscina e spiaggetta privata, il tutto invaso dall'edera e dai rampicanti. Tanta bellezza che andava in malora.
Ci siamo guardati attorno, abbiamo esplorato il territorio per quanto fosse possibile. Una sola persona abbiamo trovato, colui che diceva di essere il custode e che ci ha informati che l'hotel era chiuso da ben tre anni. Un gran peccato, un gran peccato davvero. Tutto quell'investimento in decadenza. Eppure... ho trovato in tutto ciò una bellezza particolare, una certa magia. Sarà il mio spirito di lettrice, la mia immaginazione o non so cosa. Mentre mi aggiravo per quel cortile selvaggio, di fronte alla villa imponente e tenebrosa, mi sembrava di vivere dentro un libro. In particolare, mi sembrava di essere dentro il primo libro della serie di Ulysses Moore, La Porta del Tempo (serie dalla quale prende il nome questo stesso blog, in particolare dal dodicesimo libro). 
E' stato un qualcosa di magico e surreale, davvero.

Infine, ho concluso il mio viaggio. Ho preso questa bellissima e carinissima nave della Moby e sono

tornata a Civitavecchia, per poi affrontare altre ore di viaggio e arrivare a casa.
Che dire, questa vacanza è stata del tutto inaspettata, ma bella e piacevole e soprattutto... ci voleva, ci voleva proprio!
Se vi consiglio di visitare la Sardegna? Sì, ve lo consiglio. Ritengo comunque che ci siano tantissimi posti belli nel mondo. La Sardegna sicuramente ne ha alcuni, però ha una pecca: i costi. Non dico che siano altissimi, però non sono neanche bassi. Imbarcare l'auto nella nave non è una spesa da poco e senza auto è difficile visitare l'isola... e comunque i soldi si spenderebbero comunque per altri mezzi di trasporto. Ma questa non è l'unica spesa. Ristoranti, biglietti per mete particolari, visite, grotte o altro... il biglietto per la Maddalena, ad esempio. Insomma, la vacanza in Sardegna mi è piaciuta, ma forse con la somma che ho speso avrei potuto fare un viaggio per qualche meta all'estero.

Bene, detto questo vi saluto. Vi ho già raccontato troppo. Probabilmente molti non avranno neanche letto tutto, e lo capisco, tranquilli. Spero, comunque, di aver reso almeno un po' partecipi della mia avventura chi ha avuto il coraggio di leggere tutto questo racconto... ovviamente le altre puntate di questa rubrica non saranno così lunghe, tranquilli xD

Vi mando un mega bacione e... a martedì, con la prossima recensione :*

Loreena

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