mercoledì 29 luglio 2015

RECENSIONE: "PROIBITO"

Buonasera Viaggiatori!
Sono tornata al Club con una nuova recensione. Da voi come procede questo periodo estivo? Io sono in trepidante attesa di partire per le vacanze; mi dileguerò tra una settimana circa e, ahimè, quando sarò tornata sarò ormai alle prese con libri scolastici e quaderni per gli appunti. La scuola mi aspetta.
Ma, per il momento, meglio non pensarci. Parliamo del romanzo.

Questo libro mi fu consigliato da molte mie lettrici di Wattpad dopo che scrissi e pubblicai una storia abbastanza particolare. Dissero che c'erano dei punti di somiglianza fra la mia trama e quella di questo libro e così, incuriosita, decisi di leggerlo. 

Scoprii che il romanzo in questione è molto diverso dalla mia storia e che si sviluppa su un piano totalmente differente, a parte il fatto che trattano la stessa tematica: l'incesto. Un tema che molto difficilmente viene trattato nei libri che si trovano in giro... non in questo modo, almeno.
Buona lettura.


"Quand'è che ci si arrende, che si decide che il troppo
è troppo? La risposta è una sola.
Mai."


Titolo: Proibito
Autore: Suzuma Tabitha
Prezzo: € 16
Pagine: 353
Pubblicazione: 2011
Editore: Mondadori

Voto: 8,5/10

Trama: Lochan e Maya sono fratello e sorella. Lui ha 18 anni, è chiuso e solitario; lei ne ha 16, è sensibile e molto più matura di quello che la sua età richiederebbe. La loro ragione di vita, la loro preoccupazione più grande, è prendersi cura dei tre fratellini minori, allo sbando da quando il padre li ha lasciati e la madre si è abbandonata all'alcool. Sempre insieme, sempre vicini, sempre più complici. Un legame che rischia di trasformarsi in un dolce sentimento e una fatale attrazione.


"Fa bene sentirsi apprezzati, desiderati,
anche se dalla persona sbagliata."

La vita di Lochan e Maya non è quella di due normali adolescenti, non da quando vengono
abbandonati dal padre e sempre più trascurati dalla madre. Da soli, devono farsi carico di tre fratelli minori, ma non è facile crescere due bambini e un piccolo adolescente ribelle.
Le difficoltà della vita li schiacciano giorno dopo giorno, i problemi incombono su di loro come pioggia in una tempesta; Maya e Lochan devono vivere una vita da adulti arrivata da loro fin troppo presto e allo stesso tempo devono occuparsi di ciò che riempie la normale vita di un qualunque ragazzo della loro età.
Sfiniti da routine impossibili ed estenuanti, si appoggiano l'uno sull'altra, si avvicinano sempre più e si sostengono per farsi coraggio e per impedirsi di crollare... fino ad arrivare,

inconsapevolmente, al punto di non ritorno. Il loro amore non è più fraterno, ma diventa individuale, fisico. I due ragazzi cercano di fermare tutto questo prima che sia troppo tardi, ma è già troppo tardi. Oltrepassata la soglia che non dovevano superare, i due non riescono a stare lontani l'uno dall'altra, non riescono a smettere di... amarsi. E, come se non bastasse, devono combattere contro le convenzioni sociali, con la paura di essere scoperti, devono cercare un modo per poter stare insieme senza che la gente sappia... fino a quando succede l'inevitabile.

Questo libro mi ha fatta emozionare... e mi ha fatta piangere. Tanto, tantissimo.
Mi sono appassionata in modo inimmaginabile alla storia di Maya e Lochan e la loro situazione, per quanto assurda, mi è parsa tremendamente realistica. L'autrice non si limita in dettagli e particolari anche apparentemente futili ma che rendono tutta la narrazione quanto più simile alla realtà. Inoltre, cosa non da poco secondo me, ho trovato le personalità dei protagonisti (ma non solo le loro) sviluppate splendidamente, legate al contesto e perfettamente corrispondenti a tutte le loro azioni. Ho amato la caratterizzazione dei personaggi, lasciatevelo dire. L'ho trovata curata e ben lavorata, descritta nei minimi

particolari. Momenti di amore e odio, crisi di nervi e attimi di panico, gioie e dolori, terrori ed entusiasmi: tutto ciò traspariva fluidamente dalle pagine, come non tutti gli scrittori sanno fare.
Forse alcune parti narrative potevano essere sviluppate un po' meglio. Non tutte, anzi, in generale narrazioni e descrizioni le ho trovate ben fatte, però in una manciata di passaggi ho dovuto fare un leggero sforzo immaginativo per immedesimarmi nella situazione.
In generale, però, ho trovato questo libro ben scritto e lo stile di scrittura dell'autrice è molto fluido e dinamico, seppur denso di introspezione.

Tuttavia, ritengo che questo non sia un romanzo per tutti.
Credo che per comprenderlo, per entrare appieno nella storia, per apprezzarlo, bisogna

possedere una certa inclinazione mentale e una certa sensibilità. Anche una certa predisposizione all'inverosimile.
Se si è troppo rigidi, realistici in maniera ferrea, troppo ristretti in certi canoni mentali e ideologici (non è un giudizio negativo, il mio, ma solo una normale caratteristica di tante persone), allora non si può comprendere come una certa situazione, per quanto possa sembrare teoricamente assurda (come in questo caso) possa invece diventare reale sotto certe specifiche e particolari impostazioni (e può diventarlo, eccome). E, di conseguenza, non si può apprezzare questo libro.

Posso dire che questa storia è entrata a far parte dei miei preferiti e che sicuramente la rileggerò altre volte in futuro, anche se facendolo compirò un atto masochistico perché mi farà piangere, mi farà soffrire e mi farà emozionare. Ma non potrò mai rinunciare alle emozioni e alla passione che riesce a donarmi.



"Posso sembrare una tipa sicura ed estroversa, 
ma passo gran parte del mio tempo a ridere
di battute che non mi divertono, a dire cose che
non penso sul serio. 
Perché, alla fine, è quello che cerchiamo di 
fare: integrarci, in un modo o nell'altro, tentando
disperatamente di illuderci che siamo tutti uguali."



Eccomi qui, lettori. Tutte queste parole per parlare di questo libro che mi è entrato nel cuore. In giro su internet ho letto pareri molto contrastanti in merito: fra persone che l'hanno adorato, e altre che non l'hanno assolutamente capito. Io mi schiero fra le prime, sicuramente, ma come ho già detto non biasimo le seconde. E' un libro particolare e speciale sotto un certo punto di vista.
Ma basta continuare a parlarne, ho già detto tutto il possibile.
Mi piacerebbe sapere se lo avete letto e se l'avete apprezzato o se, in alternativa, questa mia recensione vi ha incuriositi almeno un pochino.

Io mi dileguo e vado a farmi una bella passeggiata notturna. Vi mando un bacione e... alla prossima!

Loreena

lunedì 27 luglio 2015

11 modi per far arrabbiare un lettore ★

Bentornati Viaggiatori!
In attesa di partire per le vacanze (perché sì, partirò anche io) mi diletto nello scribacchiare
qualcosa che mi frulla per la testa. Perché non accennare, quindi, a quelle cose che fa
infuriare un lettore?  
Qui parlerò di ipotetiche frasi da parte dei non-lettori, ma più il là mi dedicherò anche
situazioni vere e proprie in cui è possibile imbattersi e che riescono a farci incavolare... ma diamo tempo al tempo.

Come sempre, mi piacerebbe sapere se vi rispecchiate nei punti che vi elencherò o se ne aggiungereste qualcun altro.
Buona lettura ;)

1 - Sì, è un bel libro, ma preferisco il film.
No, ok? E' una cosa allucinante. ALLUCINANTE. Le mie povere orecchie non possono sentire certe stupidaggini.

2 - Non mi piace leggere, è tremendamente noioso.
Più volte mi sono imbattuta in questa frase. Indecisa sul se sbraitare disappunto come un orco delle caverne o se parlare dolcemente e con gli occhi a cuoricino della bellezza della lettura, mi sono limitata a scuotere la testa sconsolata e ad allontanarmi in fretta.

3 - Quel libro? Oh, no, lo uso come fermaporta.
Ah sì? Beh, prova a usare la tua testa, sono convinta che sarà molto più efficace.


4 - Anche a me piace leggere! L'anno scorso ho letto ben due libri: l'autobiografia di Balotelli e il libro di Amici!
Due libri in un anno? Un'ardua missione, davvero. Dei libri, poi, non ne parliamo.

5 - Dovrebbero fare un film per ogni libro, così non costringerebbero le persone a leggere.
Dovrebbero inventare dei mega cerotti per la bocca, così non costringerebbero le persone a parlare per dire certe cazzate stupidate.

6 - Ma c'è ancora gente che va nelle librerie e nelle biblioteche?
Certo, ma in proporzione al numero di persone intelligenti e con un minimo di buonsenso rimasti sulla Terra.

7 - Ieri avevo una tremenda voglia di leggere: ho letto un capitolo intero in un solo giorno!
Ma dai? Ti dovrebbero dare il Nobel come Lettrice Professionista!

8 - Jack London? Chi è, uno youtuber?
Dio, ti prego, perdonala. Non sa quel che dice.

9 - "Ho deciso di scrivere un libro!" "Ah sì? Ti piace leggere, quindi... che genere?" "Oh, beh... veramente... Non ho molto tempo... Non posso leggere spesso..."
Penso si commenti da sola.

10 - Non leggo i libri di scuola, figuriamoci quelli di narrativa!
E poi ti arrabbi se sono costretta a correggere i tuoi "se era per me" o "a me mi piace"?

11 - Perché ti costringi a leggere tutti quei libri? Te lo impongono i genitori o gli insegnati?

E tu perché ti costringi a dare aria alla bocca quando hai la testa più vuota di una mongolfiera?

Beh, ragazzi... vi posso assicurare che queste sono frasi che ho sentito per davvero nella mia vita, almeno una volta. Avrei voluto rispondere a tono alla maggior parte di esse, ma ditemi voi: come diavolo si fa?! La cosa assurda, è che per molte persone dire cose del genere è totalmente NORMALE. Non riesco a commentare.

Bene, Viaggiatori, la smetto di annoiarvi con le mie chiacchiere. Che tempo fa lì da voi? Qui al centro-sud Italia si muore di caldo.
Vi mando un abbraccio freschissimo... un bacione! :*

Loreena

sabato 25 luglio 2015

★ Le profezie di Ragno Nero


Una delle mie più grandi passioni è quella dei mondi antichi: miti, leggende, civiltà perdute, città sommerse e distrutte, ma anche profezie. Che si tratti di realtà o di fantasia, è un tema che mi affascina molto e fin dalla creazione di questo blog avevo intenzione di dedicare una sezione di esso a questo mio particolare interesse. Così, tra un'ondata di afa e un bagno notturno al mare, ho pensato di condividere un po' della mia passione con voi lettori.

Ho pensato di iniziare questa rubrica con le profezie di un antico personaggio molto particolare: Ragno Nero. Ma di profezie e di personaggi particolari ce ne sono tanti, tantissimi, l'uno più interessante dell'altro. 
Non ci resta che addentrarci in questa fantastica avventura.


RAGNO NERO

Con il nome Ragno Nero si suol chiamare un certo monaco vissuto probabilmente a Bavaria
nel sedicesimo secolo; tale nome deriva da un simbolo con cui esso era solito "firmarsi" all'inizio del foglio, prima di scrivere le sue profezie, e cioè un piccolo ragno d'inchiostro nero.
Senza entrare nei dettagli della vicenda, è utile sapere che le copie originali delle predizioni andarono perse e il testo subì alcune peripezie, per poi essere stato ritrovato incompleto e frammentato in Francia e nei pressi di Colonia.
Si narra che Hitler stesso sviluppò un forte interesse nei confronti di Ragno Nero: in seguito alle tesi di chi sosteneva previsioni di sfortuna per il dittatore e premonizioni sulla sua rovina da parte di questo antico personaggio, Adolf Hitler incaricò i suoi uomini alla ricerca spietata dei manoscritti, per poi modificarli a suo vantaggio.
Non si sa, quindi, quali siano i testi originali e quali quegli storpiati da mano nazista, anche se questi ultimi hanno compiuto un ottimo lavoro nel reperimento dei manoscritti.

La credibilità di tale personaggio è dovuta a molte delle sue profezie che, sempre scritte in chiave allegorica e simbolica e che necessitano di un'interpretazione, si sono verificate realmente.
Per citare un paio di esempi, Ragno Nero parla di un fiore che sarebbe scivolato sull'acqua fino a raggiungere una costa deserta riferendosi alla migrazione dei puritani inglesi sulle coste aride del Massachusetts sulla Mayflower (Fiore di Maggio) nel 1620; o parlando di una nazione che sarebbe nata su un tappeto di stelle prevedendo la Dichiarazione d'Indipendenza degli Stati americani nel 1776.


Secondo le profezie di Ragno Nero, la fine avverrà nell'anno 3017, quando la Terra si scontrerà con un altro pianeta e diventerà polvere, disintegrandosi assieme alle sue bellezze e ai suoi abitanti.
Egli lascia un messaggio per ogni anno, fino al 3000, in cui accadrà un diluvio di stelle.
Tutto il terzo millennio viene diviso in periodi:


Dal 2000 al 2010: decennio della paura.

Dal 2011 al 2020: decennio del riequilibrio.
Dal 2021 al 2030: decennio della ripresa.
Dal 2031 al 2040: decennio della follia.
Dal 2041 al 2160: gli anni della nuova caduta.

Dal 2161 al 2200: il trionfo della donna.
Dal 2201 al 2250: il trionfo del guerriero.
Dal 2251 al 2300: il trionfo del Sole.
Dal 2301 al 2350: il trionfo del padre.
Dal 2351 al 2400: il trionfo dello spazio.
Dal 2401 al 2450: il trionfo della carne.
Dal 2451 al 2500: il trionfo dell'amore.
Dal 2501 al 2550: il trionfo della bellezza.
Dal 2551 al 2600: il trionfo della conoscenza.


Dal 2601 al 2650: il trionfo delle catene.
Dal 2651 al 2700: il trionfo della notte.
Dal 2701 al 2750: il trionfo di Caino.
Dal 2751 al 2800: il trionfo di Giuda.
Dal 2801 al 2850: il trionfo del sangue.
Dal 2851 al 2900: il trionfo della peste.
Dal 2901 al 3000: il trionfo della morte.

I primi centosessanta anni dal 2000 sono caratterizzati dalla costruzione di una nuova società.
Seguono centoquaranta anni di trionfi in cui l'uomo raggiunge traguardi prima insperati.
Il tutto terminerà con un progressivo declino, in cui il trionfo del Bene verrà sostituito dal
trionfo del Male e caratterizzerà il deterioramento dell'uomo.

Ragno Nero lascia una previsione per il passaggio dal secondo al terzo millennio: gli ultimi anni (1997-2000) caratterizzano l'arrivo dell'Anticristo che si insinua nella curia romana; inoltre prevede il crollo del tempio, che secondo alcuni è la Chiesa e secondo altri sono profitto e denaro.

Di seguito, vi cito le profezie di Ragno Nero circa l'anno corrente e i prossimi anni:

2015, Sangue dal Cielo:
Dal cielo cadranno tre gocce di sangue. La prima cadrà sulla terra dei gigli, e tutti i fiori rimarranno secchi.
La seconda cadrà sulla terra dell'argento, e tutti gli esseri viventi soffriranno.
La terza cadrà sulla terra, ed i suoi mari diverranno sterili.
Poi ci saranno delle serpi che strisceranno su queste terre, lasciando un solco profondo.
La mano di chi ha guidato il bue getterà nel fuoco la corona. E verranno gettati nel fuoco gli uomini neri che hanno offuscato la visione del grande Dio.
L'uomo sta diventando adulto. L’uomo ritorna a parlare con l'unico suo Padrone, che abita nei cieli.
Molte chiese verranno trasformate. Molte chiese verranno distrutte. Molte chiese verranno aperte a tutti gli uomini di buona volontà, anche se il loro linguaggio sarà completamente diverso.
Dio conosce tutte le lingue. E Dio non ha bisogno d'interpreti. Le grandi strade verranno arate.
E qui verrà seminato il grano.

Torre senza pace, per troppo tempo ho tolto la pace.
Su di te si chiuderanno i tempi, suggellandoti nell'antica maledizione.
Ritorneranno i dodici. E il maggiore avrà il segno della palma. Ma le vesti saranno diverse. E così le parole.
Non c'è gloria per chi parla della terra sospesa. La maledizione succhierà ai vecchi della torre. La maledizione getterà l'ombra del dolore sui giovani della torre. Questa gramigna infetta della terra va estirpata senza pietà alcuna.



2016, Il pascolo dei Lupi e degli Agnelli:
Nella terra dove il grano produce due spighe e dove la rondine ha fissa dimora, vedrete pascolare pacificamente il lupo assieme con l’agnello.
Il lupo porterà sulla schiena il segno del sole.
L’agnello porterà sulla schiena il segno della notte.
Alla quarta luna il pascolo verrà coperto dalle acque.
Una montagna di ghiaccio sposerà il sole. E i tempi saranno mutati.
La valle diventerà deserto.
E il deserto diventerà una verde valle.
Sarà allora che il lupo e l’agnello cambieranno segno.
Molti si confonderanno.
E l’ultimo Pietro della foresta dei marmi benedirà il lupo, scambiandolo per agnello.
E questo il tempo in cui l’uomo compirà finalmente delle cose utili.
Germoglierà la spiga dove trionfava la pestilenza.
Germoglierà la spiga dove cantava la cicala.
Pochi uomini dimostreranno di conoscere la legge.
E la legge sarà posta su un bastone, sormontato dalla testa di un toro.
Le stelle verranno cambiate.
E anche il bastone verrà cambiato perché al posto della testa del toro verrà collocata la testa del caprone e poi del cavallo.
Guardatevi dalla mano inanellata. Benedice, ma nel suo gesto c’è la maledizione.
Guardatevi dalle ultime lune di questo tempo bizzarro, perché porteranno mutamenti strani.
Nel cuore della vecchia terra si parla la lingua delle catacombe. Ma pochi riescono a intendersi.
E di questa confusione approfitterà un uomo giovane.
Molti seminatori rimarranno attoniti, con il braccio alzato, nel vedere passare il nuovo Cesare.


2017, L'urlo della foresta:
Ascoltate la voce che viene dall'Oriente!
Molti diranno che è la voce del fiume.
Molti diranno che è la voce della tempesta.
Molti diranno ancora che è la voce del mondo che si sgretola.
E' questo invece l’urlo della bestia che muore.
Cadrà trafitta da sette spade e rimarrà sepolta sotto le macerie del suo castello.
Si salverà solamente il trono sormontato dall’a­quila a due teste.
Le sette spade verranno lavate nelle acque della pecora. E tutto sarà purificato.
Nel cuore della terra di Maometto ci sarà una ribellione perché qui gli uomini troveranno la grande speranza.
Il fiore sarà ancora reciso.
E il sangue scenderà dai sette colli.
Suonano le campane dalle torri segnate di nero, mentre passa nell'aria un'aquila con la testa tagliata.
L’uomo gettò nel solco due chicchi di grano, ma solamente uno di questi generò una spiga di grano.
L’altro generò una bacca colore del sangue.
Il guerriero proveniente dal Nord levò la spada e spezzò la bacca, dalla quale uscì una

goccia di latte, una goccia di sangue e una goccia di miele.
Ma solo il sangue cadde sulla terra.
I venti che spirano da Oriente portano la legge di un uomo che porta un mantello e uno scudo sul quale è incisa un'aquila con la testa tagliata.
E sotto l’aquila sono scritte parole incomprensibili.

2018, Le grandi luci:
Cadranno dal cielo grandi luci per dispensare la felicità.
E gli uomini capiranno che non fu felicità quella dei padri.
E gli uomini capiranno che la felicità ha per casa la semplicità.
Uccidete chi vive nell'affanno.
Uccidete chi non sa vedere al di là del denaro.
Uccidete chi vive per accumulare ricchezze.
I grandi Spiriti diranno: lavorate con serenità, alimentatevi con saggezza, e dedicate tre ore al giorno alla cura dello spirito.
La luce segnata di viola verrà spenta per mano di Inoca.
E il sangue bagnerà la pietra di Roma.
Poi ci sarà la processione delle luci.
E molti uomini lasceranno la casa e i genitori per incontrare Dio nella pace dei monti.
Così sarà anche per l’uomo dell’albero con le stelle.
E per il figlio del re storpio. E per il figlio del giovane condottiero.
Crollerà il ponte delle speranze alle prime nebbie.
E questo il tempo in cui sorgeranno i primi ospedali dello spirito.
E i medici verranno dall'Oriente.
Gli uomini capiranno finalmente che ogni malattia della carne inizia nello spirito.
E non ci può essere malattia della carne, se lo spirito è sano.
Lo spirito sereno tiene lontana la vecchiaia.
Nella nuova Sodoma molti uomini impazziranno e trascineranno nella polvere gli unici saggi che hanno avuto il coraggio di parlare.
Ma su questa città giungerà una luce eccezionale.
Molti rimarranno abbagliati e cadranno in estasi, mentre lo spirito raggiungerà la dimensione di una felicità mai provata dall'uomo.


Come ho già detto, profezie e predizioni mi affascinano molto, soprattutto quando alcune di 
queste si sono rivelate reali. Tuttavia, sono una persona di per se' molto scettica e realista, e per quanto rimanga affascinata da tali argomenti tendo a non considerarli come fatti certi e
credibili al cento percento. Le profezie non sono mai chiare, richiedono un'interpretazione e le interpretazioni troppo spesso sono soggettive. Inoltre, a parere mio, profezia e storia necessitano di andare a braccetto, e per interpretare l'una è opportuno conoscere e studiare l'altra.
Spero che questo episodio di questa nuova rubrica sia stato a suo modo interessante.
Ovviamente, gli argomenti di cui potrei e di cui vorrei parlare sono tanti e molto vasti, ma inizierò gradualmente dai miei preferiti e... Beh, niente, spero che questa mia iniziativa vi piaccia. Trovavo divertente scostarsi ogni tanto da libri e recensioni... ma solo ogni tanto ^.^

Vi mando un bacione e... a presto!

Loreena


Fonti:
Profezie e predizioni per il terzo millennio, Annalisa Strada
• ragno-nero.blogspot.it

martedì 21 luglio 2015

Fairy Oak | Le mie serie preferite #1

Bentornati Viaggiatori!

Ho deciso di inaugurare questa nuova rubrica con una delle serie della mia infanzia. Ho pensato che di recensioni in giro ce n'erano già troppe e, probabilmente, io stessa non avevo voglia di scriverle. Avevo voglia di parlare della serie per intero, e non libro per libro. Per questo motivo, ho deciso di dedicare un angolino del mio blog a Fairy Oak, per permettere ai lettori di questa fantastica serie di ricordare le avventure di Vaniglia e Pervinca e, ovviamente, sperando di invogliare qualche nuovo lettore fra questi fantastici libri.
Quindi che aspettiamo? Buon viaggio nella Valle di Verdepiano!



FAIRY OAK

Fra i boschi della Valle di Verdepiano, nell'isola di Arran, un piccolo villaggio giace tranquillo e intoccabile, separato dal resto del mondo. Qui convivono pacificamente Magici della Luce, col potere di creare, Magici del Buio, col potere di distruggere, e Nonmagici, umani comuni. Da secoli, piccole fatine vengono chiamate per badare ai bambini del villaggio, assicurandosi che crescano felici fra la pace e la tranquillità della Valle.

Sto parlando di Fairy Oak, una serie magica e fantastica scritta da Elisabetta Gnone (creatrice di W.I.T.C.H.) e che ha popolato i miei sogni e le mie giornate da bambina.
Ho cominciato a leggere Fairy Oak in quarta elementare e l'ho subito amata follemente, acquistandone tutti i libri della trilogia e aspettando con impazienza i volumi successivi. Ho letto e riletto questi libri mille migliaia di volte e difficilmente ho deciso di adagiarli nella libreria per dedicarmi ad altre letture. Recentemente, presa dalla nostalgia, ho deciso di riperdermi fra le pagine del mondo di Fairy Oak, nonostante l'età non sia più, diciamo... quella adatta.
Ho rispolverato vecchi ricordi e sono tornata bambina, sebbene per poche ore. Ho pensato, così, che non potevo non dedicare un angolo a una delle serie del mio cuore.
Eccomi, dunque, a parlare di Fairy Oak.


LA TRILOGIA

Il Segreto delle Gemelle: Primo libro della trilogia, nonché il più semplice. Si concentra sulle gemelle Vaniglia e Pervinca, su Fairy Oak in generale e sulla vita al villaggio. Viene introdotto il pericolo del Nemico, il Terribile 21, e il testo in generale si concentra
sulla prima manifestazione della natura di streghe delle gemelle, l'una con il potere della Luce e l'altra con il potere del Buio. 
Vaniglia e Pervinca sono ancora bambine, la storia è semplice e piacevole da leggere. I capitoli sono brevi e veloci, ma fin dalle prime pagine è possibile assimilare l'atmosfera particolare, diversa da qualunque libro per giovani ragazzi. Fairy Oak è un libro che ti cattura, che ti ingloba nel suo mondo.
Ho avuto la piacevole sensazione di scoprire che quando si legge questa serie, anche nella vita in generale si respira un'aria diversa. E' come se anche noi fossimo diventati un po' magici, è come se anche noi vivessimo dentro Fairy Oak, seppure con la mente.

L'Incanto del Buio: In questo libro ho percepito un vero e proprio passo in avanti. Le ragazze crescono e in loro si instaurano tutti i tipici stati d'animo dei ragazzi che cominciano a cambiare. Il libro non è più come il volume precedente, veloce e dai capitoli brevi, magari un tantino troppo semplice. In questo secondo volume c'è avventura, c'è mistero, c'è conflitto. Le personalità di Vaniglia e Pervinca non sono più semplici e infantili: in loro, soprattutto in quest'ultima, nasce il contrasto di un animo in crescita, in sviluppo. 
Luce o Buio. Bene o Male. Resistere all'Incanto del Buio e del Potere, o lottare per ciò che si ama e non voltare le spalle a chi si vuole bene?
L'Incanto del Buio lo considero un libro di mezzo, di transizione, di passaggio fra una scrittura molto semplice e per bambini ad un mondo di avventura per giovani ragazzi.

Il Potere della Luce: Questo è sicuramente il libro più bello della trilogia. Il più intenso, il più avventuroso. Ogni capitolo di questo libro è importante, è speciale. 
Il clima del villaggio, il Nemico che avanza inesorabilmente e l'oscurità che si annida nei cuori, la fuga di Pervinca, ma anche nuovi fantastici personaggi che fanno la loro comparsa, amori che sbocciano, un gruppo di amici che nasce e si consolida. E poi lo scontro finale. La
magia. Il potere e la forza della Luce, dell'Amore. 
Questo volume è indimenticabile. Questo libro coinvolge, ti entra dentro. Questo libro fa sognare, fa viaggiare. Questo libro ti porta molto, molto lontano.





I 4 MISTERI

Capitan Grisam e l'Amore: Il Nemico è scomparso dalla magica Valle, ma le avventure non sono finite. L'autrice ci dona quattro misteri che i ragazzi di Fairy Oak devono risolvere. 
Il primo tratterà di un capitano, nonché l'eroe del gruppo. I ragazzi dovranno rispolverare il
suo passato, scoprendo una vecchia promessa d'amore e un segreto sinistro, una bugia detta a fin di bene, per lasciare il passato al passato e costruirsi una nuova vita. Si affronterà un addio che in realtà si trasformerà in un arrivederci e ci saranno tante storie, storie d'amore di quasi tutti i personaggi. Un libro di passione, avventura e promesse. Indimenticabile.

Gli Incantevoli Giorni di Shirley: Questo è stato uno dei libri più belli della serie, probabilmente quello che mi è piaciuto di più. Una sola parola per descriverlo: magia.
Questo libro tratterà di incantesimi, di magiche scoperte e di folli avventure. I ragazzi hanno una missione da compiere, un segreto da scoprire, una giovane ragazza da aiutare.
Questo libro trascina pagina dopo pagina in un mondo di incanti e incredibili vicende bizzarre, catturandoti a tal punto da farti dimenticare la realtà (lo dico per davvero). Sarà impossibile non seguire Vaniglia e Pervinca e la Banda attraverso le loro scorrerie, sarà impossibile non entrare a far parte del gruppo. Questo libro è un viaggio, un viaggio oltre i confini dell'immaginabile.

Flox sorride in autunno: Il penultimo libro della serie l'ho trovato molto carino e piacevole da leggere. A far da protagoniste sono le giornate dei giovani ragazzi nell'autunno
di Fairy Oak, in cui tutti gli abitanti sembrano aver perso un po' la testa. Tra strani avvenimenti e follie, i ragazzi si perderanno in avventure piene di colori e strabilianti scoperte... e l'amicizia farà da padrona.

Addio, Fairy Oak: Ho pianto quando ho finito di leggere questo libro. E' uno dei miei preferiti della serie, assieme a Gli Incantevoli Giorni di Shirley, e mi ha lasciato un segno indelebile nel cuore. L'ultimo capitolo della saga ripercorre gli avvenimenti più importanti della vita delle ragazze, Vaniglia e Pervinca, fino ai loro quindici anni. Dopo, colei che le ha accudite fin dal loro primo giorno di vita, la dolce fata-tata Felì, dovrà dirgli addio per sempre.
Nei suoi ultimi mesi a Fairy Oak, pian piano verrà messa da parte e verrà sempre più trascurata dalle ragazze, ormai in fervida crescita. Vaniglia e Pervinca non hanno più bisogno di lei.
Questo libro narra di un importante addio, l'addio a Fairy Oak, da parte di Felì ma anche da
parte di tutti noi. L'addio a quel mondo magico che per sette volumi ci ha conquistati e ci ha incatenati alle sua pagine.
Ho pianto perché ho capito appieno quanto questa serie mi fosse entrata dentro solo quando è finita.
Fairy Oak era vivo dentro di me, era un posto vivo e pieno di vita, e dirgli addio per me è stato davvero duro. So già che sicuramente tornerò spesso a leggerlo, in futuro, ma concludere questa serie è stato infinitamente doloroso.
Fairy Oak ha costruito la mia infanzia, ha cambiato la mia vita e la mia adolescenza e, questo è sicuro, porterò sempre un ricordo bellissimo e magnifico nel mio cuore.


IL DIARIO DI VANIGLIA E PERVINCA

Un anno al villaggio: non si tratta di un libro vero e proprio, ma di una sorta di diario delle due gemelle, molto carino e dalla grafica splendida. Tanti disegni, pagine colorate e cartonate e tante scritture diverse. Si tratta di una specie di spin-off, anche se come ho già detto non narra nessuna storia precisa ma solo alcune giornate di Vaniglia e Pervinca distribuite nell'arco di un anno.
E' molto carino e divertente ed è possibile scrivere su di esso grazie a delle apposite pagine dedicate al lettore.




Spero che questo post sia stato interessante anche se un po' particolare.

Vi mando un saluto e vi preannuncio che presto (nei prossimi giorni) darò inizio ad una nuova rubrica che tratterà una delle mie passioni, cioè quella di civiltà e mondi antichi.

Un bacione!

Loreena





venerdì 17 luglio 2015

9 abitudini da lettrice ★

Questo è un intenso periodo di letture. L'estate mi ha portata a ignorare completamente i libri scolastici e a passare le giornate fra quei libri che avevo accumulato da mesi. 
Non ho potuto fare a meno, quindi, di notare delle azioni che sono solita fare quando ho dei libri in mano.
E voi, vi rispecchiate in qualcuna di queste mie stramberie?


1 - Togliere le copertine ai libri cartonati.
Non ne posso fare a meno, è come se "spogliassi" il mio libro; mi piace tenerlo comodo tra le mani e quella copertina che fa sopra-sotto mi da un immenso fastidio.

2 - Sottolineare tutte le frasi che mi piacciono.
Sì, c'è una bella percentuale di lettori che il libro lo tiene bello nuovo e pulito come se lo avesse appena comprato, anche dopo dieci anni. Io di certo non ci scarabocchio sopra, ma... le frasi più belle, quelle che mi colpiscono e che mi stanno più a cuore DEVO sottolinearle a matita per forza e segnarmele da qualche parte. Dopo un po' di tempo, magari degli anni, quando rileggerò quel libro sarà bello ritrovare delle frasi che ho evidenziato tempo prima e vedere se mi colpiscono ancora o meno.

3 - Rileggere più volte dei paragrafi particolarmente intensi o emozionanti.
Eh sì, quando mi rendo conto di aver appena letto un bel pezzo, prima di proseguire faccio dietrofront e me lo ripasso, come per memorizzarlo.


4 - Controllare quante pagine ha il libro prima di iniziare a leggere.
Non che mi faccia influenzare dalla lunghezza del libro. E' un'abitudine che ho acquisito con il tempo... e non so neanche io perché.

5 - Controllare quanto manca alla metà del libro mentre leggo, come se fosse un traguardo.
Anche questa è un'altra delle cose che non so spiegarmi nemmeno io. Boh, i misteri dei lettori!

6 - Vedere quante pagine è lungo ciascun capitolo prima di leggerlo.
Per questo forse ho una motivazione valida, e cioè rendermi conto se ho abbastanza tempo per finirlo o se è il caso di lasciarlo per dopo e correre a svolgere uno dei miei millemigliaia impegni.

7 - Soppesare il libro un bel po' dopo averlo finito, come per mantenere solido il legame con esso.
E non solo soppesarlo, ma anche accarezzarlo e stringerlo fra le mie mani prima di posarlo definitivamente nella libreria.

8 - Controllare su internet tutti i riferimenti a personaggi, canzoni, libri o luoghi presenti nel testo che sto leggendo.
Anche se è una rottura di scatole, ma la mia curiosità non ha limiti.

9 - Controllare varie recensioni dopo aver finito di leggere, per vedere se gli altri lettori la pensano come me.
E su questo punto credo di non essere l'unica.


Spero che queste mie stranezze (non tutte) vi abbiano fatto sorridere... un bacione! :*

Loreena

martedì 14 luglio 2015

RECENSIONE: "IL GIOCO PROIBITO - LA CASA DEGLI ORRORI"

Avevo già letto questo libro un po' di anni fa e ricordo di averlo apprezzato ma, per un motivo o per un altro, non ho completato la trilogia.
Recentemente, non so perché, ho deciso di riprendere in mano questa vecchia lettura e credo che questa sarà la volta buona che completerò anche i due volumi successivi.

Titolo: Il Gioco Proibito - La Casa degli Orrori (Volume 1)
Autore: Lisa Jane Smith
Prezzo: € 12,90
Pagine: 236
Pubblicazione: 2010
Editore: Newton Compton

Voto: 7/10

Trama: Jenny Thornton entra in un negozio che vende giochi in scatola molto particolari. Dietro al bancone, un ragazzo ancora piu strano, con i capelli bianchi come il ghiaccio, gli occhi di un blu elettrico, e uno sguardo che promette avventura e pericolo. Si chiama Julian, e per Jenny ha in serbo un gioco unico. Sulla scatola c'è un avvertimento che mette i brividi: «Entrare nel Mondo delle Ombre può essere fatale». Jenny è curiosa, e poi Tom, il suo ragazzo, sta per compiere gli anni: potrebbe essere il passatempo perfetto per una piccola festa tra amici. Le regole sono molto semplici: ogni partecipante deve scrivere qual è la sua piu grande paura e disegnare con dei pennarelli una grande casa vittoriana, il regno dell'Uomo delle Ombre. Ma il gioco si trasforma in realtà, e la casa diventa vera. A ogni camera viene associato un incubo e nelle stanze prendono forma le paure piu oscure dei ragazzi, che si ritrovano a vagare per i suoi tortuosi corridoi, fino a precipitare nell'inferno che ribolle nelle loro menti. La partita è iniziata, e la posta in palio è la vita di Jenny.


"Vampiri, alieni, lupi mannari, demoni... erano nulla. Storie inventate per nascondere 
la vera paura. Il terrore che veniva dall'oscurità, quello che conoscono tutti 
e che tutti si dimenticano."


Jenny è una comune ragazza di sedici anni con un particolare animo buono e generoso ed un cuore d'oro. Il giorno del compleanno del suo ragazzo, Tom, del quale è innamorata fin da quando era bambina, organizza una festicciola per pochi amici fidati, ma non ha pensato a nulla di divertente per intrattenerli. Ciò la spinge ad andare alla ricerca di un negozio che le possa offrire un gioco o qualunque cosa che non li faccia annoiare. Nel bel mezzo del suo vagabondaggio disperato, la situazione già di per se' azzardata si complica quando la ragazza viene inseguita da due delinquenti. Miracolosamente, si intrufola in un negozio che non aveva mai notato prima, un negozio strano e particolare e che, guarda caso, vende dei giochi. Dietro il bancone, un misterioso ragazzo dall'aspetto sinistro, bellissimo e attraente, con profondi occhi blu e lunghi capelli bianchi.
Presa dalla fretta e dalla voglia di andare via, Jenny accetta di comprare uno strano gioco dalla scatola bianca, che si degnerà di aprire solo durante la presenza dei suoi amici quella sera. Questo consiste nella costruzione di una strana casa di carta in stile vittoriano e, all'interno di ogni stanza, viene inserito il disegno di uno dei peggiori incubi di ciascun ragazzo, incubi che verranno svelati solo al momento opportuno. Si vince se si riesce a superare tutti gli incubi e ad arrivare in cima alla casa e, soprattutto, se si riesce a sfuggire dall'Uomo Ombra. Di fronte all'immagine di carta di quest'ultimo, Jenny impallidisce: è lo stesso ragazzo del negozio. Inaspettatamente, i ragazzi vengono catapultati all'interno della casa oscura, un luogo tetro sepolto

sotto un inferno ghiacciato, e saranno chiamati ad affrontare i loro peggiori incubi. Ma anche Jenny dovrà affrontare il proprio e ciò la porterà nei meandri della propria coscienza, fino ai confini dei propri ricordi, rispolverando un episodio accaduto molti anni prima, nonché il suo più oscuro segreto. Jenny lotterà con tutte le sue forze per sfuggire da Julian, il perfido Uomo Ombra che la vuole per se', compiendo le azioni più disperate per uscire da quella casa dell'orrore.



L'idea base di questo libro l'ho trovata molto intrigante. Forse non proprio nuovissima, ma comunque lavorata in maniera molto originale.
Ho amato la caratterizzazione di tutti i personaggi; ognuno di essi ha una personalità ben definita e circoscritta nel proprio ruolo. Probabilmente, alcune parti narrative potevano essere fatte un po' meglio: ho trovato alcuni punti un po' frettolosi e poco approfonditi

Inoltre, la Casa degli Orrori non mi ha dato del tutto l'idea di una Casa degli Orrori: Jenny non ha paura di vagare sola per quei posti che dovrebbero essere inquietanti e i ragazzi non hanno problemi a dividersi (un fatto che io poi non capisco: perché dividersi se tutti state cercando la stessa cosa?). Gli incubi non mi hanno fatta rabbrividire così tanto, ad essere sincera; sembravano più delle prove nelle quali, per potersi salvare, bisognava semplicemente trovare una porta. Secondo me, da alcuni era anche fin troppo facile uscire: i ragazzi non devono affrontare le loro paure peggiori e superarle, ma devono solo scapparne via.
Non nego, però, che alcune descrizioni erano fatte splendidamente. Per esempio quella di Julian: io stessa, dietro le pagine, ho subito il suo fascino. Sono rimasta quasi stregata dal suo personaggio e non ho potuto fare a meno di fare il tifo per lui in molti punti della storia. 
Comunque, mi è sembrato che la Smith curasse molto più i personaggi che l'ambientazione in generale.

Complessivamente, l'ho trovato molto piacevole, ideale per passare un paio di pomeriggi tranquilli e senza vicende complicate e impegnative. Il libro di per se' non è molto lungo e si legge davvero con molta facilità e scorrevolezza. 
Il finale aperto mi ha ispirato molta curiosità e credo che questa volta terminerò di leggere la trilogia.

Luogo dove leggere: sulla poltrona di un antico studio da stregone o da alchimista, con la fioca luce di una fiaccola o di una lanterna a olio.